Presentati i risultati degli scavi presso l’area archeologica di Suasa
Numerosi i visitatori alla città romana
Sono stati presentati, giovedì 21 luglio, i risultati della campagna di scavo 2016 presso l’area archeologica della città romana di Suasa, quella che viene definita da più parti la piccola “Pompei” marchigiana. Un vanto non solo per i comuni del Consorzio, della vallata che va dal Catria al mare, ma per l’intera regione; un’attività di scavo e ricerca che vanno avanti ininterrottamente dal 1988 a cura dell’Università di Bologna.
Nonostante il giorno lavorativo ed il caldo, numerosi sono stati i visitatori che si sono radunati al “Tappatino”: dopo il saluto del sindaco di Castelleone Carlo Manfredi, che ha rappresentato anche i colleghi di San Lorenzo in Campo e Corinaldo, si sono susseguiti Ilaria Venanzoni (Soprintendenza beni archeologici), Lola Sabatini (FAI di Senigallia) ed Enrico Giorgi, nella doppia veste di Presidente del Consorzio e Direttore dei Lavori dell’Università di Bologna.
Dopo i saluti di rito, è iniziata la visita al luogo oggetto dello scavo: la necropoli orientale, che ha restituito diverse sepolture ad incinerazione collocate su diversi strati archeologici. Nella zona è stata rinvenuta anche una testa di statua femminile, probabilmente proveniente da un’edicola funeraria, oltre a lucerne, vasetti in vetro e monete che facevano parte dei corredi funebri.
Tutti i reperti recuperati dallo scavo sono poi stati resi visibili e dettagliatamente spiegati ai tanti visitatori.
Si è, poi, proseguito con il nuovo percorso di visita alla domus Repubblicana, e qui prima di dare la parola agli archeologici, il sindaco di Castelleone ha voluto ripercorrere le vicissitudine di quest’area ricordando che fino al 23 aprile 2015 la domus repubblicana era ancora sotto la tettoia crollata e la domus dei Coiedii inibita al pubblico: solo grazie agli sforzi del Consorzio, ma in particolare dell’amministrazione suasana il 24 luglio 2015 è stato possibile riaprire al pubblico la domus dei Coiedii ricca di mosaici ed oggi ammirare la domus di “primo stile” sotto una nuova tettoia.
Non sono mancati i ringraziamenti ai dipendenti comunali, ai progettisti e maestranze per la professionalità e competenza nel portare a termine il progetto entro i brevissimi termini del finaziamento.
Sarà possibile visitare il Parco Archeologico di Suasa, i musei collegati e l’area archeologica di S. Maria in Portuno dal giovedì alla domenica, dalle 16 alle 20 fino al 4 settembre; è comunque possibile prenotare visite per gruppi di almeno 10 persone anche al di fuori degli orari di visita.
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