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Corinaldo: ripresi gli scavi archeologici a Santa Maria in Portuno

La campagna era partita nel 2001

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Scavi Maria in Portuno

Sono ripresi lunedì 4 luglio i lavori inerenti alla Campagna scavi all’interno dell’area archeologica situata in Santa Maria in Portuno, località Madonna del Piano.


Una iniziativa coordinata dall’Amministrazione comunale di Corinaldo che dal 2001 vede impegnati nei lavori di scavo e studio l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e il Consorzio “Città Romana di Suasa”.

Gli scavi, che hanno consentito di riportare alla luce una “Villa rustica” dell’epoca romana e che si concluderanno venerdì 22 luglio, sono affidati agli studenti dell’Università di Bologna, Facoltà di Conservazione dei Beni Culturali (Francesco Elfiori, Michele Silani, Samuele Grazzani, Federica Galazzi, Camilla Parodi, Alessandra Badolato, Roberto Bosso): la parte didattica è stata assegnata agli universitari della sezione distaccata di Ravenna mentre la parte più pratica è stata data in carico agli assegnisti, che studiano nel capoluogo emiliano.

Soddisfatto il prof. Giuseppe Lepore, responsabile sin dall’inizio di tutto il lavoro inerente agli scavi. “Mi sento davvero orgoglioso dell’impegno con cui i nostri ragazzi stanno affrontando questo lavoro – spiega il professor Lepore -, talvolta anche gravoso. Posso senz’altro affermare che la collaborazione tra le istituzioni che permettono gli scavi sta funzionando in maniera ottimale”.

Una sinergia che vede il Comune di Corinaldo mettere a disposizione l’alloggio, il vitto è messo a disposizione dal Consorzio “Città romana di Suasa”, mentre il campo base è sempre ubicato nel quartiere di Madonna del Piano, dove sono situati anche i “laboratori”.

“Questa che stiamo portando avanti – continua Lepore – consiste in un’esperienza nata ben 15 anni fa. Il che vuol dire 15 anni di lavoro impegnativo: il risultato a cui vorremmo giungere consiste nel tentare di comprendere la qualità e la quantità, oltre che la tipologia, degli insediamenti che si trovano in questa zona straordinaria. Non dimenticandoci che, quanto abbiamo già rinvenuto e portato alla luce, sono già di per sé qualcosa di straordinario”.

Soddisfazione tangibile viene espressa anche dal Palazzo Comunale. “Il Comune – asserisce il sindaco Matteo Principi – sostiene la campagna scavi di Santa Maria in Portuno ormai da molti anni, con immutato entusiasmo e investimenti di risorse, anche umane, commisurate alla complessità del momento storico che stiamo attraversando. Un aiuto sostanziale proviene quest’anno dal Consorzio “Città Romana di Suasa“, entrato a pieno titolo nella fase organizzativa di questo evento particolarmente significativo nel calendario estivo corinaldese.

“Si tratta di un’esperienza – aggiunge subito dopo Samuele Grazzani, uno degli studenti responsabili dei lavori – decisamente interessante, considerate anche le dimensioni non troppo voluminose del sito in cui scaviamo. Cosa cerchiamo in particolare? Delle risposte su come veniva interpretato il territorio, con le proprie tradizioni e i propri usi e costumi, all’epoca romana. E siamo anche in cerca dei precisi contesti stratigrafici, così da comprendere meglio le funzionalità che usavano allora. Non bisogna inoltre dimenticare che siamo in prossimità di un guado, che offre anche maggior risalto. Di materiali, ad ogni modo, se ne trovano”.

“L’inizio della Campagna scavi – conclude l’assessore alla Cultura Giorgia Fabri – dà il via al sostegno di un importante settore culturale come quello della archeologia, composto sia dalla fase imprescindibile della ricerca e dello studio ma, anche, dalla sua valorizzazione. Valorizzazione che passa anche attraverso tre serate divulgative, incluse nella rassegna “Quelle antiche sere”. Le tre serate (previste per giovedì 14, mercoledì 20 luglio e per mercoledì 17 agosto) di approfondimento si pongono come primo obiettivo quello di stimolare la curiosità del pubblico e favorire la conoscenza”.

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