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Aggredì il nonno a martellate a Corinaldo, per Mattia Morganti l’accusa è ora di omicidio

Riformulato il capo d'imputazione dopo la morte, nello scorso maggio, di Giuseppe Manoni: il trentunenne in carcere a Pesaro

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Martelletto del giudice, udienza, tribunale

Nel primo pomeriggio di venerdì 17 giugno, i Carabinieri della Stazione di Corinaldo hanno dato esecuzione a Monte Grimano Terme (Pesaro-Urbino), a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Mattia Morganti, il trentunenne che nel novembre 2015 nel Comune gorettiano aveva aggredito a martellate il nonno Giuseppe Manoni, di 74 anni.


L’ordinanza è stata emessa dal Gip del Tribunale di Ancona per il reato di omicidio volontario aggravato: il provvedimento arriva dopo la riformulazione del capo di imputazione, che da tentato omicidio diventa omicidio volontario in seguito alla morte di Manoni, avvenuta il 26 maggio 2016.

Morganti, che si trovava rinchiuso in una Rems (struttura residenziale sanitaria gestita dalla sanità territoriale in collaborazione con il Ministero della Giustizia) a Monte Grimano, viene ora trasferito nel carcere pesarese di Villa Fastiggi.

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