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Da Serra de’ Conti il grido di allarme: “Comuni periferici hanno bisogno di nuovo personale”

Organici bloccati per riordino delle Province, ma le Marche hanno completato riassorbimento. Tassi scrive a parlamentari e ANCI

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La Porta della Croce a Serra de Conti

Comuni ingessati dal blocco delle assunzioni, vuoti di organico che non possono essere colmati, servizi erogati con fatica crescente. Da 14 mesi gli enti locali non possono assumere in conseguenza delle disposizioni della Legge 190 del 2014 e della necessità di ‘ricollocare’ i dipendenti di area vasta (cioè i dipendenti delle Province).

Il blocco resterà operante sino a quando tutti i dipendenti delle Province non saranno riassorbiti, e realtà periferiche come quella di Serra de’ Conti, via via costrette a far fronte alle necessità con un numero sempre più esiguo di dipendenti (a Serra erano 20 nel 2001, sono appena 14 adesso) iniziano ad avvertirne tutto il peso.

In realtà, i Comuni appartenenti alle regioni ‘virtuose‘ (cioè a quelle che hanno già provveduto a ricollocare tutti i dipendenti in uscita dalle Province ricadenti nel proprio territorio) avrebbero potuto ricominciare ad assumere per colmare – nei limiti delle proprie capacità assunzionali – i troppi vuoti di organico; e le Marche sono, per l’appunto, tra le Regioni in cui il personale delle Province è stato integralmente ricollocato. Ma lo ‘sblocco‘ deve essere autorizzato dal Dipartimento della Funzione Pubblica, che sino ad oggi ha autorizzato i Comuni delle Regioni virtuose a tornare ad assumere solo per quel che concerne il personale della Polizia Locale.

E’ per questo che tanti piccoli Enti stanno al momento fronteggiando difficoltà operative che si riflettono sul funzionamento della ‘macchina‘ comunale. Serra de’ Conti è fra questi, e per tale motivo il Sindaco Arduino Tassi ha deciso di scrivere ai Parlamentari on. Emanuele Lodolini ed on. Piergiorgio Carrescia, al Presidente nazionale dell’A.N.C.I. Piero Fassino ed al Presidente regionale dell’A.N.C.I. Maurizio Mangialardi chiedendo “un intervento deciso affinché il Dipartimento della Funzione Pubblica autorizzi, nelle Regioni virtuose che hanno ricollocato integralmente il personale di area vasta (tra cui le Marche), lo sblocco immediato e totale delle assunzioni”. Tassi precisa che la sospensione della capacità di assumere “se da un lato genera una riduzione artificiale, temporanea e non strutturale della spesa pubblica, dall’altro comprime i consumi, il risparmio e gli investimenti”.

E aggiunge che altri sono gli strumenti per una riduzione della spesa pubblica: da un più efficace sistema di controlli, alla determinazione dei ‘costi standard’, all’istituzione di un servizio ispettivo interno alla Pubblica Amministrazione, a un potenziamento degli apparati della magistratura contabile. Il Sindaco di Serra de’ Conti sostiene inoltre come l’azione debba, oltre che alla spesa, indirizzarsi ad una riqualificazione strutturale delle entrate, attraverso la lotta all’evasione e all’elusione fiscale, o per esempio attraverso l’assoggettamento ai principi della libera concorrenza degli 8.600 km. di demanio marittimo, costiero e portuale.

Tutto questo per evitare che si continui ad agire soprattutto sugli enti locali con misure che, in particolare per i tanti Comuni di piccole dimensioni collocati nelle ‘periferie‘, si riflettono poi sulla quantità e sulla qualità dei servizi cui il cittadino ha diritto.

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