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Biogas Ostra, dopo il clamore ecco il silenzio

Il GSA si chiede: ripensamento sul progetto o stallo per l'approvazione della vasca di laminazione?

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Il lotto di terreno in zona Zipa a Casine di Ostra alluvionato nel maggio 2014: lì è prevista la costruzione dell'impianto a biogas

E’ passato oltre un mese e mezzo dalla conferenza dei servizi, che si tenne in Regione per analizzare il progetto della centrale biogas di Casine di Ostra, e che si concluse con una richiesta di chiarimenti ai progettisti della centrale ed ai responsabili della Provincia. Da quel 15 marzo ad oggi, la conferenza non è stata più convocata e nulla trapela dai vari enti coinvolti nel procedimento autorizzativo.

Eppure il clamore sollevato per il paventato rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale sugli organi di informazione, nelle varie riunioni tenutesi nel territorio ed anche in alcuni consigli comunali, avrebbe dovuto indurre i vari soggetti partecipanti alla conferenza dei servizi a sollecitare una più ampia ed approfondita disamina del progetto, con la massima trasparenza richiesta dal caso.

Come dobbiamo interpretare questa inerzia? Come un ripensamento da parte dei componenti la conferenza dei servizi sulla bontà del progetto? Come un definitivo diniego del rilascio dell’autorizzazione? Come una prolungata pausa di riflessione? Oppure, come in tanti sembrano temere, nelle stanze del palazzo si è deciso, proprio in considerazione del clamore destato nei mesi scorsi, di rilasciare l’autorizzazione nel più profondo silenzio e nel chiuso delle stanze, senza convocare più la conferenza stessa e, quel che è peggio, senza minimamente ascoltare la voce dei tantissimi cittadini che hanno sottoscritto la petizione e che si sono dichiarati contrari alla realizzazione della centrale specie dopo la tragica esondazione del maggio 2014?

Un fatto nuovo, in realtà, c’è stato: il 25 marzo la Regione ha approvato l’assetto di progetto degli elaborati di bacino idrografico della media e bassa Valle del Fiume Misa e Nevola, così come individuato dal gruppo di lavoro costituito dai sindaci dei comuni di Senigallia, Trecastelli, Ostra, Corinaldo ed Ostra Vetere. In tale progetto, sul quale avevano espresso piena condivisione tutti i succitati comuni, si prevede la creazione di una vasca di laminazione a ridosso della ZIPA di Ostra (e quindi del lotto in cui dovrebbe sorgere la Centrale) di circa 21 ettari, dove dovrebbero confluire, in caso di esondazione, circa 516.000 litri d’acqua.

Forse questa apparente stasi è dovuta ad un approfondimento del progetto del digestore alla luce di questo ulteriore dato (peraltro conosciuto al momento della conferenza del 15 marzo scorso da diversi partecipanti, ma sembra da nessuno rilevato in quella circostanza)? Oppure tra qualche giorno ci sentiremo dire che verrà concessa l’AIA alla centrale biogas proprio perché la conferenza è stata riunita (15 marzo) prima dell’approvazione da parte della Regione del Piano di Bacino (25 marzo), che già i comuni, la Provincia e la stessa Autorità di bacino avevano avallato ed ipotizzato già prima della conferenza medesima?

Per il rispetto delle regole e della democrazia speriamo che questa seconda ipotesi non si avveri, altrimenti ci attiveremo in tutte le sedi deputate.

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