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Tentato omicidio di Corinaldo, in arrivo nuova perizia per l’imputato

Va accertata la capacità di intendere e volere di Mattia Morganti, che aggredì a martellate il nonno Giuseppe Manoni

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In arrivo una terza perizia per il tentato omicidio di Corinaldo dello scorso novembre (2015) quando il trentunenne Mattia Morganti aggredì con alcune martellate in testa il nonno Giuseppe Manoni, 74, riducendolo in fin di vita.


Ad affidarla, il prossimo 21 marzo, il Gup di Ancona Francesca Zagoreo: la nuova perizia si rende necessaria dopo che due accertamenti compiuti da altrettanti professionisti nelle scorse settimane avevano dato esiti diversi.

Lo psichiatra Gabriele Borsetti, incaricato dal Pm, aveva ravvisato in Morganti un vizio di mente parziale, mentre per il collega Massimo Melchiorre, nominato dal Gip, l’accusato era incapace di intendere e volere.

Dopo l’aggressione Morganti era stato arrestato dai Carabinieri e poi rinchiuso nel carcere di Montacuto, mentre il nonno Giuseppe Manoni era rimasto a lungo in pericolo di vita nell’ospedale di Torrette di Ancona.

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