Fusione dei Comuni, Montenovonostro “sfida” il deputato Pd Lodolini
"No alle unioni obbligatorie che renderebbero frazioni Ostra Vetere, Barbara, Arcevia, Castelleone di Suasa e Serra de' Conti"
“Caro amico ti scrivo così mi distraggo un po’ / e siccome sei molto lontano più forte ti scriverò. / Da quando sei partito c’è una grossa novità, / l’anno vecchio è finito ormai / ma qualcosa ancora qui non va”.
E’ la prima parte della canzone di Lucio Dalla “L’anno che verrà”. Viene voglia di parodiarla, cambiando un po’ il testo, perché non è a un amico che è diretta: “Lodolini ti sfido, così te ne dico un po’ / e siccome sei molto lontano più forte ti sfiderò”.
Perché è proprio vero che l’anno vecchio è finito, ma non è vero per niente che è soltanto qualcosa che qui non va. Non è “qualcosa”: è tutto che non va.
Abbiamo letto, amareggiati e offesi, gli articoli dello scorso 27 dicembre 2015 sui giornali “SenigalliaNotizie” e “MarcheNotizie” della proposta di legge presentata dall’onorevole PD Emanuele Lodolini, anconetano, sulla fusione obbligatoria tra i Comuni sotto i cinquemila abitanti che colpirà anche Montenovo (Ostra Vetere) per declassarlo a frazione altrui.
Scrivono i giornali: “Ridurre la frammentarietà dei comuni italiani. E’ l’obiettivo per cui è stata avanzata dal deputato marchigiano Emanuele Lodolini, componente della commissione Finanze di Montecitorio, una proposta di legge che prevede la fusione obbligatoria per i comuni con una popolazione inferiore a 5 mila abitanti. E che nella Valmisa riguarderebbe – in base ai dati Istat 2010 e 2011 – Arcevia (4.914 abitanti), Barbara (1364), Castelleone di Suasa (1717), Ostra Vetere (3485) e Serra de’ Conti (3678)”.
E ancora: “Chi non si adeguerà con iniziative proprie, sarà obbligato dalle regioni e perderà gli incentivi previsti”.
Di fronte a simile ricatto diciamo subito no. Come peraltro l’abbiamo detto e ridetto più volte prima d’ora. Non si vende libertà, autonomia e giustizia per un piatto di lenticchie. Questa è una proposta velleitaria che dimostra quanto distacco c’è tra questa classe politica e il sentimento più autenticamente democratico della popolazione. Venga, venga, onorevole Lodolini, a spiegare al pubblico e in pubblico il senso della sua agghiacciante proposta. Venga da noi in piazza della Libertà (che nome bello che ha la nostra piazza) a Montenovo (Ostra Vetere) alle 11.00 di una domenica mattina a Sua scelta, che vorrà comunicarci con qualche anticipo per poter chiedere tempestivamente le necessarie autorizzazioni.
La sfidiamo a un pubblico contradditorio a due sulla tribuna dei comizi, a un dibattito a confronto davanti a tutta la nostra popolazione, con le modalità che potremo concordare. Noi siamo persone ragionevoli e civili: venga a spiegarci perché adesso lei e il PD volete ridurci a frazione sottomessa a qualche altro Comune qui d’attorno, dopo novecento anni di libertà e autonomia.
“Lodolini ti sfido, così te ne dico un po’ / e siccome sei molto lontano più forte ti sfiderò”.
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