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Va al Club dei Brutti di Piobbico il Premio Master “Mastrucci”: la consegna a Barbara

Il gruppo "Gli Amici di Piero" ricorderà così Pierluigi Mastrucci

Componenti del Club dei Brutti di Piobbico

Domenica 13 dicembre, alle 9,30, nella Sala Consiliare del Comune di Barbara, si terrà la cerimonia di consegna del Premio Master “Mastrucci” in memoria di Pierluigi Mastrucci.

“Ricorderemo – sottolineano i promotori dell’iniziativa – l’Angelo del Presepio Vivente, l’amico sempre disponibile, l’animatore del miglior Carnevale, il pellegrino dell’Unitalsi, il volontario tra i terremotati, il ciclista, l’alpinista, lo sciatore, l’intuitivo anticipatore, il direttore sportivo, l’uomo libero, l’innovatore, lo studioso, il ricercatore.”

Il Premio si avvale del patrocinio del Comune di Barbara ed è concepito dal gruppo “Gli Amici di Piero”: i compagni di viaggio e d’avventura di tanti anni e di innumerevoli progetti avanguardistici nonché fuori schema, alla ruota di Pierluigi (detto ‘Master’, detto ‘Cicci’).

Il Master “Mastrucci” si propone quale riconoscimento finalizzato alla traduzione dell’eccezionale in normale e dello straordinario in quotidiano.

Ovvero, il coraggio della diversità come prassi, la generosità solidale quale regola, l’onestà e la puntualità come categorie inderogabili, l’amicizia quale collante indistruttibile, l’affidabilità fusa alla fantasia, la vicinanza alla terra e al cielo, la forza reattiva, il superfluo ed il falso come nemici giurati, l’ironia e l’autoironia quali compagne di viaggio.

A circa un anno dalla scomparsa, il premio verrà consegnato al Club dei Brutti di Piobbico.

Sarà il presidente Giovanni Aluigi a guidare la delegazione dell’associazione internazionale fondata nel 1879 e tale da contare 25 sedi nel mondo con circa 30.000 iscritti.
Oggi, lo scopo del sodalizio consiste principalmente nel “ristabilire il giusto equilibrio dei valori sociali, sminuendo il culto della bellezza e dell’apparenza, ormai dominante nella società moderna”.

Ne conseguono l’impegno civile, l’energia del sorriso socializzante, la valorizzazione dei borghi a misura d’uomo, la difesa del paesaggio, l’elogio della lentezza e della profonda bellezza dell’apparentemente brutto (non allineato).
Proprio come piaceva al “Master”.

dagli organizzatori

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