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Legalità e sicurezza, due protocolli firmati tra Prefettura e Castelleone di Suasa

Uno per contrastare le infiltrazioni mafiose e l'altro per il controllo di vicinato, realtà già esistente da anni in altre regioni

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Il Sindaco Carlo Manfredi ha firmato nei giorni scorsi in Prefettura, alla presenza del Prefetto di Ancona, Raffaele Cannizzaro e del Sottosegretario di Stato, On.le Gianpiero Bocci, due importanti protocolli proposti dalla stessa Prefettura.

Il primo riguarda il Protocollo di Legalità per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata nel settore degli appalti pubblici, mentre il secondo riguarda il Controllo del Vicinato per una concreta attività di collaborazione dei cittadini con le Forze dell’Ordine.
C’è da notare che, a differenza del primo, questo secondo Protocollo è stato firmato oltre che dal Comune di Castelleone di Suasa anche dai Comuni di Barbara, Agugliano, Belvedere Ostrense, Jesi, Morro d’Alba e San Paolo di Jesi e non da tutti i Sindaci o loro delegati presenti all’incontro.

Questo documento vuol dare un apporto all’attività di prevenzione e di controllo del territorio svolta dalle Forze dell’Ordine con l’ausilio della cittadinanza. In sostanza i cittadini dovranno prestare attenzione a tutto ciò che accade nella propria zona di residenza e, nel caso in cui accorgano di particolari movimenti sospetti, dovranno immediatamente informare i “coordinatori”, che a loro volta saranno in contatto con le Forze dell’Ordine, senza esporsi in alcun modo a comportamenti imprudenti o a incaute iniziative personali.
Il progetto, una volta attuato, sarà monitorato costantemente dalla Prefettura di Ancona che valuterà l’adozione di eventuali modifiche in corso d’opera.

Questo argomento aveva suscitato un acceso dibattito sulla stampa con dichiarazioni di vari primi cittadini che non erano “convinti di attivare cittadini-sceriffi” oppure “delle vere e proprie ronde” o comunque “una situazione delicata in cui può essere semplice perdere di vista il limite a cui attenersi” o “attribuire responsabilità ai singoli cittadini“.

Si ricorda, come più volte riferito dalla stessa Prefettura, che le “ronde”, pattuglie volontarie di vigilanti, così come previsto nel decreto di istituzione del febbraio 2009, sono già state legalizzate in Italia e sono utilizzate anche in diversi paesi Europei con il fine di “preservare la legge e l’ordine“, infine, non dobbiamo dimenticare che già in molte regioni d’Italia “Il Controllo del Vicinato” esiste già da diversi anni.

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