Anche questa volta gli amici di Patto per Ostra Vetere sono riusciti a superarsi. Riguardo la polemica sui lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria della pavimentazione e dei sottoservizi del centro storico, dimenticano che il parere alla Soprintendenza si sarebbe dovuto richiedere con il progetto preliminare datato settembre 2011.

Poichè non è stato fatto, dopo qualche giorno dall’inizio dei lavori, la Soprintendenza ha chiesto alcuni chiarimenti e, in via cautelare, ha richiesto di fermare temporaneamente i lavori.
Per la verità c’era da immaginarselo, visto che già quando avevano l’onere di amministrare lo stesso parere non era stato chiesto nemmeno per l’approvazione del progetto definitivo dei lavori lungo la passeggiata del “girone”, oppure prima di ritinteggiare il municipio e l’interno del chiostro di San Francesco, o di imbrattare le varie facciate dei palazzi storici con manifesti vari.
Nel corso della settimana, grazie all’impegno del sindaco Memè, la situazione si è sbloccata e il parere, favorevole, è stato emesso. Ne è la prova la presenza degli operai che hanno già ripreso i lavori.

Detto in altre parole: oltre ad aver trovato i soldi per realizzare il progetto, ben 660.000 euro, questa amministrazione ha dovuto rimediare anche ad alcune carenze procedurali. Comprendiamo, quindi, lo sconforto degli amici di Patto, per essere inciampati nell’ennesimo boomerang.

Riguardo l’utilizzo del chiostro di San Francesco per scopi mangerecci, poi, toccano veramente l’apice. Si ricordano che qualcuno, qualche anno fa, in campagna elettorale, ci ha banchettato il giorno del proprio matrimonio? Chissà se per quel giorno c’erano richieste per l’utilizzo del suolo pubblico al Comune e il pagamento della dovuta tariffa? E il nullaosta della Soprintendenza?
Attendiamo fiduciosi risposte o, magari, alcune foto della festa!
dal sindaco e dalla maggioranza consiliare di Ostra Vetere