Ostra Vetere, bloccati dalla sovrintendenza i lavori di riqualificazione del centro
Aquili attacca il sindaco Memè: "Come è possibile che accada ciò?"
Duro attacco al sindaco Luca Memè quello lanciato da Renzo Aquili di Patto per Ostra Vetere che torna sulla questione del chiostro di S. Francesco in piazza della Libertà, tra lavori, tutele, leggi e abusi.
“Nel corso di questi 2 anni e mezzo di amministrazione Memè, – scrive Aquili – Patto per Ostra Vetere ha in più occasioni segnalato violazioni di legge nell’utilizzo del chiostro di S. Francesco in piazza della Libertà, in un’occasione ‘occupato’ nella parte superiore da un box in legno (poi velocemente rimosso) e in più occasioni, nella parte inferiore, usato per ospitare pranzi, cene e colazioni oltre ad essere usato come luogo di svago da ragazzini che vi giocano a pallone e scorrazzano con le biciclette“.
“L’ultimo clamoroso ‘inciampo’ dell’ing. Memè è stato quello di aver dato il via ai lavori di riqualificazione e manutenzione straordinaria della pavimentazione e dei sotto-servizi del centro storico” continua l’esponente di Patto per Ostra Vetere ricordando come via siano da rispettare delle prescrizioni previste nel codice dei beni culturali e del paesaggio.
“Ci risulta infatti che la soprintendenza archeologica delle Marche sia intervenuta pesantemente” di fatto bloccando i lavori in questione e lasciando per cittadini e commercianti un blocco viario che arreca diversi disagi.
“Una domanda sorge spontanea: come è possibile – conclude – che il sindaco, il quale peraltro svolge la professione di ingegnere, compia atti simili?“
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